Accelerazione delle procedure per le infrastrutture energetiche: non senza i comuni

Il 9 ottobre la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha svolto una consultazione sulla modifica della legge sull’energia (atto sull’accelerazione). La revisione mira a semplificare e accelerare le procedure per pianificare e costruire grandi impianti idroelettrici, solari ed eolici, oltre a prevede che siano i cantoni - nei loro piani direttori - a designare le zone adatte all’esercizio di tali impianti. Inoltre, i cantoni devono introdurre una procedura di approvazione dei piani concentrata per la costruzione, l’ampliamento e il rinnovo di impianti solari ed eolici di interesse nazionale. I cantoni dovrebbero poi rilasciare tutte le necessarie autorizzazioni cantonali e comunali nell’ambito di un’unica procedura. Nel corso della consultazione, l’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) ha presentato alla CAPTE-N il punto di vista dei comuni.

Siccome comporterebbe ingenti cambiamenti in termini di pianificazione del territorio, l’eventuale accelerazione delle procedure riguarda direttamente la sfera di competenza cantonale e comunale. In linea di principio, l’ACS è favorevole ad accelerare le procedure di pianificazione e approvazione. Ciò consentirà una rapida transizione verso un maggiore utilizzo delle energie rinnovabili ed eviterà doppi ricorsi al Tribunale federale nel caso di progetti infrastrutturali corrispondenti.

Tuttavia, l’ACS rifiuta fermamente che le procedure accelerate vadano a scapito dei processi democratici e dell’autonomia comunale. In pratica, la durata della realizzazione dei progetti è più influenzata dalla fase di pianificazione, dalle obiezioni e dai ricorsi in tribunale che non dalle procedure comunali. Non vi è alcuna giustificazione per limitare il diritto dei comuni di essere consultati in merito a questi progetti. In tal modo si garantisce che vengano individuate soluzioni adatte alle condizioni locali. L’ACS chiede pertanto che l’eventuale approvazione del progetto sia comunque vincolata al consenso del comune in questione e del proprietario.