Familiari curanti: la CSSS-S sostiene l’appello dei comuni a definire degli standard
I familiari curanti forniscono indubbiamente un contributo importante all’assistenza sanitaria in Svizzera. Al contempo, però, l’assunzione di familiari curanti da parte delle organizzazioni Spitex grava sempre di più sulle finanze di molti comuni. Fa inoltre discutere il fatto che i familiari curanti non debbano seguire alcuna formazione, il che solleva interrogativi sulla qualità delle prestazioni di cura, così come il fatto che una parte cospicua dei ricavi sia destinata alle organizzazioni Spitex, mentre i familiari assunti spesso ricevono solo una piccola parte dei ricavi. I comuni chiedono quindi standard uniformi a livello nazionale per quanto riguarda la qualità, le condizioni di assunzione e l’importo della retribuzione.
Dopo che, in un rapporto dell’ottobre 2025 (sintesi), il Consiglio federale non ha individuato una sostanziale necessità d’intervento a livello federale, il 18 novembre la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha approvato all’unanimità la mozione Rechsteiner 23.4281 («Regolamentare in modo vincolante le cure da parte dei familiari»). L’Associazione dei Comuni Svizzeri accoglie con favore questo voto, che incarica il Consiglio federale di definire requisiti di qualità chiari e di adeguare le basi legali in modo tale che le prestazioni fornite dai familiari curanti possano essere fatturate a carico dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie solo in casi eccezionali.