La proposta di legge quadro sull’inclusione è troppo limitata
L’iniziativa popolare «Per l’uguaglianza delle persone con disabilità» mira a inserire nella Costituzione federale un nuovo articolo volto a garantire la parità in tutti gli ambiti della vita. Il Consiglio federale ha raccomandato di respingere l’iniziativa, ma intende integrarne gli obiettivi principali in una legge. Con il suo controprogetto indiretto, il Consiglio federale prevede quindi una nuova legge quadro sull’inclusione, che mira soprattutto a facilitare una vita autodeterminata. Con la revisione parziale della legge federale sull’assicurazione per l’invalidità (LAI) si punta inoltre ad agevolare l’accesso al cosiddetto contributo per l’assistenza.
L’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) respinge il controprogetto indiretto del Consiglio federale nella sua forma attuale: il suo contenuto rimane troppo limitato e non tiene sufficientemente conto delle preoccupazioni centrali dei comuni e dei cantoni. La legge quadro prevista si concentra in maniera troppo unilaterale sul settore dell’alloggio e tralascia altri ambiti importanti della vita. Inoltre, quattro leggi federali che trattano i diritti e la parità delle persone con disabilità sono attualmente oggetto di revisione o sono in procinto di esserlo. L’adozione della proposta di legge quadro sull’inclusione non terrebbe sufficientemente conto di queste revisioni e rimarrebbe isolata nel panorama legislativo.
Risulta altrettanto insufficiente anche la revisione parziale che si prospetta per la LAI. L’accesso al contributo per l’assistenza dovrebbe essere notevolmente semplificato: degli 1,9 milioni di persone con disabilità che vivono oggi in Svizzera, solo 5000 hanno beneficiato di tale contributo lo scorso anno. Dal punto di vista dell’ACS, nei prossimi anni sarà quindi necessaria una riforma radicale della legge sull’assicurazione per l’invalidità (LAI), volta a semplificare la possibilità di condurre una vita autodeterminata per le persone con disabilità.
Presa di posizione (in tedesco)