«Nell'anno del coronavirus, un vento innovativo ha investito il livello comunale»

am 18. Juni 2021
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Data la situazione pandemica, la 68a Assemblea generale dell'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS) si è svolta nuovamente con una procedura scritta. I delegati hanno approvato tutti gli affari statutari. In perfetta sintonia con il tema scelto – «Digitalizzazione nei comuni» – la parte informale dell'Assemblea generale si è svolta online il 10 giugno 2021, nell'ambito del nuovo formato Suisse Public SMART.

Il coronavirus ha nuovamente messo a dura prova gli organizzatori di Suisse Public: anche nel secondo anno della pandemia, uno svolgimento della fiera specialistica nel suo quadro tradizionale a Berna, con oltre 20'000 visitatori, era semplicemente impensabile. Ciò nonostante, l'organizzatore Bernexpo ha saputo trarre il massimo dalla situazione, mettendo a punto in brevissimo tempo, in collaborazione con le organizzazioni promotrici, un'attraente offerta alternativa: la fiera digitale Suisse Public SMART. Vi ha partecipato anche l'ACS, le cui Assemblee generali, negli anni in cui si tiene Suisse Public, si svolgono nel quadro di questa fiera specialistica. L'ACS ha condotto la parte informale della sua AG sul tema «Digitalizzazione nei comuni» nell'ambito del nuovo formato fieristico: una soluzione vincente per tutti.

La pandemia accelera la digitalizzazione
«La digitalizzazione è una realtà, non si torna indietro», ha affermato nella sua relazione introduttiva Hannes Germann, consigliere agli Stati e presidente dell'ACS. La pandemia da coronavirus ha dato una forte spinta addizionale alla digitalizzazione. «L'home office è diventato un nuovo modello di lavoro anche per i comuni, le riunioni e le assemblee si sono svolte tramite videoconferenza e le app comunali sono assurte a piattaforme di comunicazione tra il Comune e i propri abitanti.» Nell'anno del coronavirus «un forte vento innovativo ha investito il livello comunale». Germann ha sottolineato l'importanza delle cooperazioni nel settore delle tecnologie e delle soluzioni IT, tra i comuni stessi e tra i comuni e il relativo cantone. «In questo contesto vanno menzionate l'iniziativa fit4digital nei Cantoni Argovia e Lucerna, la collaborazione egovpartners a Zurigo, nonché la nuova organizzazione nel Canton San Gallo eGovernment St.Gallen digital.»

Nella seconda parte della sua relazione, il presidente dell'ACS si è soffermato sulle conseguenze negative della pandemia a livello comunale: «Anche se, in generale, i comuni hanno chiuso il 2020 con un consuntivo positivo, malgrado tutti i fondi di sostegno dovranno far fronte a un aumento delle spese, in particolare nella socialità e nella sanità.» I previsti oneri supplementari dei comuni nel settore sociale saranno aggravati dall'atteso calo delle entrate fiscali. Ciò non fa che accrescere l'importanza di una forte rappresentanza politica a livello federale. «L'ACS continua ad impegnarsi a favore di progetti politici che apportino un valore aggiunto per i comuni e che non creino nuovi problemi di natura finanziaria o amministrativa», ha sottolineato Germann. Un buon esempio è la nuova normativa sulla rimunerazione del materiale sanitario. «Recentemente il Consiglio federale ha deciso di ripartire i costi residui tra le parti coinvolte e di non più lasciarli esclusivamente a carico dei comuni. Possiamo affermare con orgoglio che senza il nostro lavoro politico le cose sarebbero andate diversamente.»

Digitalizzazione nei comuni: opportunità e ritardi da recuperare
Prima della relazione del presidente dell'ACS, Joachim Tillessen, co-direttore degli studi della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, e Alex Sollberger, presidente dell'associazione «Myni Gmeind», hanno presentato i risultati dello studio «Digitalizzazione nei comuni» e le loro considerazioni in merito. Al sondaggio, sostenuto dall'ACS, avevano partecipato 462 comuni. «Molti comuni comprendono le grandi opportunità offerte dalla digitalizzazione, ma sono anche consapevoli che, nel proprio contesto, c'è un notevole ritardo da recuperare», ha riassunto Tillessen. Quale obiettivo principale, i comuni hanno citato un incremento dell'efficienza. Tuttavia, solo il 21 per cento degli interpellati crede che la digitalizzazione comporterà anche una riduzione dei costi. «Se ciò è dovuto a una sensibilità ai costi piuttosto bassa o al fatto che temono che la digitalizzazione comporterà costi aggiuntivi, la questione rimane aperta», ha affermato Tillessen. Interessante è anche un altro punto: solo un comune su quattro prevede di affrontare progetti di digitalizzazione in collaborazione con altri comuni. Tre su quattro preferiscono procedere in modo autonomo, con o senza fornitori di servizi esterni. «Questo risultato non sorprende più di tanto, ma fa drizzare le orecchie, dato che le cooperazioni e gli scambi di esperienze dovrebbero facilitare il processo di digitalizzazione», ha sostenuto Tillessen. Il potenziale di una collaborazione volta a incrementare l'efficienza è pertanto notevole. Per i partecipanti allo studio, il fattore di successo più importante è la «motivazione dei collaboratori», seguito da quello di una «cultura aperta nei confronti del digitale». Lo studio ha fornito diversi altri risultati interessanti che inducono a chiedersi cosa si potrebbe complessivamente migliorare in tema di digitalizzazione nei comuni. Un'occasione di dibattito in merito sarà offerta il 29 giugno 2021 nell'ambito della teleconferenza «Myni Gmeind Live».

«Facile come fare un ordine su Zalando»
La parte informale dell'Assemblea generale si è conclusa con una tavola rotonda, moderata da Michelle Renaud, municipale di Trub (BE). Oltre al livello comunale, sul podio era rappresentato anche il mondo economico, non da ultimo quale testimonianza che la digitalizzazione funziona solo se affrontata insieme. Tra i partecipanti si è rapidamente sviluppato un acceso dibattito, corredato da un'analisi dei risultati dello studio summenzionato. «I cittadini si attendono dai comuni gli stessi servizi digitali di cui fruiscono nell'economia privata», ha constatato il presidente dell'ACS Hannes Germann. L'accesso ai servizi dev'essere reso il più semplice possibile. Gérald Strub, sindaco di Boniswil (AG) e incaricato per l'e-government comunale dei Cantoni Argovia e Lucerna, si è espresso nello stesso senso: «Usufruire dei servizi digitali delle autorità dev'essere facile come fare un ordine su Zalando». Strub ha affermato che per i comuni la digitalizzazione non è una novità, ma che è necessario andare incontro alle esigenze dei clienti. La centralità del cliente è fondamentale. In questo contesto i comuni non devono puntare su un perfezionismo assoluto, «altrimenti non si fa niente e si finisce con un nulla di fatto».

Anche Pascale Bruderer, ex consigliera agli Stati e membro del Consiglio di amministrazione della Crossiety AG, ha auspicato che ogni tanto si proceda provando una procedura, testandola in brevi cicli e continuando a svilupparla. «Non è necessario reinventare la ruota ogni volta. Bisogna imparare gli uni dagli altri, approfittare delle conoscenze già esistenti.» Bruderer ha anche sottolineato quanto sia importante coinvolgere la popolazione in questo processo. «La digitalizzazione di per sé non serve molto. Procedure digitali bene applicate, che non estromettono gli aspetti personali, costituiscono un valore aggiunto.» Claudine Wyssa, sindaca di Bussigny (VD) e vicepresidente dell'ACS, ha rilevato che la questione della digitalizzazione non è identica per tutti i comuni. «Nel Canton Vaud ci sono anche tanti comuni molto piccoli e per questi affrontare la digitalizzazione può essere ben più difficile». Wyssa ha inoltre menzionato «Cyber Safe», il marchio di qualità svizzero per la cibersicurezza conseguito dal Comune di Bussigny. «È stato molto importante soprattutto per il personale comunale, che ha potuto così imparare le procedure da adottare in caso di attacchi cibernetici.» Thomas Baur, membro della direzione della Posta, ha ricordato l'importanza della collaborazione, condizione indispensabile per conseguire un successo a lungo termine. Anche Baur ha rilevato che non è necessario reinventare ogni cosa. La Posta è un partner affidabile che mette i suoi servizi a disposizione dei comuni. E per concludere ha sottolineato anche lui l'importanza di coinvolgere nel processo tutte le parti interessate. «La condivisione è fondamentale, soprattutto nella digitalizzazione.»

Approvati tutti gli affari statutari
La procedura scritta per la parte statuaria si è svolta senza intralci e l'Assemblea generale ha sostenuto tutte le proposte del Comitato. Come già l'anno scorso, un aspetto positivo da sottolineare è la partecipazione al voto, che ha raggiunto il 23,8 per cento (366 membri su 1538), superando pertanto leggermente quella dell'AG con procedura scritta del 2020. I delegati hanno approvato tutti gli affari statutari – verbale dell'Assemblea generale 2020 (procedura scritta), rapporto annuale 2020, conto annuale 2020, quote sociali 2022 (invariate) – e hanno dato scarico al Comitato per l'esercizio 2020. L'Assemblea generale ha inoltre approvato la proposta del Comitato di conferire il mandato di revisione per l'esercizio 2021 alla società «Schönenberger Die Treuhänder AG» di Muri bei Bern.

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