Con la mozione 20.3915, la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) ha sottoposto a discussione, nella sessione invernale 2020, un progetto politico che si prefigge di rafforzare il principio di un servizio universale digitale di alta qualità. Questo obiettivo verrà raggiunto con un aumento della velocità minima di Internet da 10 a 80 megabit al secondo su tutto il territorio. I progetti politici, anche se fondamentalmente positivi, implicano vantaggi e svantaggi.
In questo caso la questione spinosa è la fattibilità finanziaria e tecnica. In effetti, i requisiti così restrittivi imposti al servizio universale comportano l’impossibilità di un’espansione efficiente ed economicamente sostenibile. A livello del Consiglio degli Stati ha prevalso una versione più sobria di questo progetto euforico. Mentre con una larga maggioranza il Consiglio degli Stati ha adottato la proposta di sospensione. Questa sosta intermedia è motivata all’intento di allineare la positiva mozione CTT-N all’iniziativa cantonale presentata dal canton Ticino (16.306). Quest’ultima iniziativa mira agli stessi risultati ma lascia più libertà di manovra nella sua attuazione.
Ulteriori informazioni sulla mozione «Aumento della velocità minima di accesso a Internet a 80 megabit al secondo nel servizio universale»
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