I Consiglieri federali non vogliono liberalizzare completamente il mercato dei rifiuti industriali. Lo smaltimento dei rifiuti delle piccole e medie imprese deve restare di competenza dei comuni e dei cantoni. Anche l’ACS si era impegnata a tal fine.
Il Consiglio degli Stati, nella sessione primaverile, ha rimesso ai voti la mozione «No alla completa liberalizzazione del mercato dei rifiuti industriali», con un risultato di 22 voti favorevoli e 15 contrari. Il consigliere nazionale Kurt Fluri (PLR/SO) aveva fatto notare che, senza i rifiuti industriali e le tasse base dell’industria, ai comuni mancherebbe il denaro di cui hanno bisogno per i bidoni della raccolta differenziata, i centri di raccolta, e per consulenze e informazioni. I comuni dovrebbero infatti raccogliere i rifiuti domestici come sempre. A metà gennaio, in occasione di una consultazione presso la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio degli Stati, l’ACS si era impegnata con successo per l’accoglimento della mozione Fluri. L’azione è stata intrapresa congiuntamente alla Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente, all’Unione delle città svizzere, e all’Associazione svizzera dei gestori degli impianti di valorizzazione dei rifiuti.
Associazione dei Comuni Svizzeri
Casella postale, Laupenstrasse 35, CH-3001 Berna
031 380 70 00 - verband(at)chgemeinden.ch
2013. Tutti i diritti riservati. Vi invitiamo a leggere le «Condizioni generali, Protezione dei dati» prima di continuare con questo sito web.